Negli ultimi anni i temi del restauro, dell’adeguamento normativo e della rifunzionalizzazione del patrimonio edilizio esistente sono più che mai attuali. Si tratta di un campo che presenta diversi gradi di complessità, di scala, di relazioni con le preesistenze, con le modalità di conservazione, con le pratiche costruttive, dando vita
a molteplici modalità di intervento, quali riuso, recupero, riciclo, restauro, riqualificazione, rigenerazione.
Il tema è presente nel dibattito a livello europeo dal dopoguerra, dove spicca il carattere originale della cultura architettonica italiana. Più recentemente, a fronte della conservazione tout court, si va riconoscendo che, in molti casi, integrazioni dal carattere nuovo, coerente e innovativo possono essere elementi di valore e risultano utili ai programmi di restauro e rifunzionalizzazione.
L’inserimento del nuovo nell’esistente non è soltanto un fenomeno che si limita alla dimensione del costruito, ma riguarda spesso il rapporto identitario tra le attuali generazioni di professionisti e i maestri del passato. Infine, l’approfondimento del tema della relazione tra nuovi materiali e tecnologie e quelli tradizionali, così come tra aspetti identitari, tecnici, normativi e procedurali, di integrazione tra diverse competenze professionali, apre ad un approccio multidisciplinare dalle potenzialità straordinarie.
Obiettivo principale del convegno organizzato da SIAT è realizzare un focus approfondito sul tema al fine di esplorare i vari aspetti dell’argomento, in relazione, alla tipologia architettonica del bene su cui si interviene – nelle sue varie declinazioni,
dal monumentale, al moderno al contemporaneo, alla - se possibile ed esaustiva - classificazione dei diversi tipo di approccio architettonico, nonché sulle varie implicazioni tecniche e strutturali connesse all’intervento.