LCA. Che cos'è, perché
Per ciclo di vita si intende l’insieme di tutte le attività interconnesse associate ad un bene a partire dall’estrazione delle materie prime, alla produzione, alla distribuzione fino all’uso e lo smaltimento a fine vita.
La metodologia di analisi nasce in forma embrionale a partire dagli anni ’60, ma si afferma come strumento idoneo all’analisi dei problemi ambientali tra gli anni ’80 e ’90, in particolare per quanto concerne la valutazione degli impatti potenziali legati allo sfruttamento delle risorse e all’emissioni nell’ambiente.
Oggi tende ad affermarsi quale strumento privilegiato per la valutazione dell’impatti ambientali associati ad un prodotto/servizio in quanto consente un approccio olistico al problema.
In generale è bene evidenziare il fatto che essa sia una metodologia avente molteplici possibilità di utilizzo, fra le quali:
- aiutare ad identificare, quantificare, interpretare e valutare gli impatti ambientali di un prodotto/processo;
- quantificare gli impatti su acqua, aria, suolo e stimare gli impatti legati al consumo di risorse a livello locale, regionale, nazionale o globale per ciascuna fase del ciclo di vita di un prodotto e/o per ciascun stadio di un processo;
- comparare gli impatti ambientali di prodotto con uno standard di riferimento;
- selezionare indicatori rilevanti di performance ambientali per paragonare tra loro prodotti con la medesima funzione;
- identificare opportunità di miglioramento degli aspetti ambientali di un prodotto, individuando gli stadi del ciclo di vita che presentano impatto ambientale dominante;
- assistere il processo decisionale delle industrie e della pubblica amministrazione;
- comunicare informazioni ambientali per la presentazione degli impatti legati ad un intervento.