LCA in edilizia. Le prospettive
Se alla fase d’uso si aggiungono la produzione dei materiali da costruzione e la loro messa in opera, si stima che il contributo complessivo salga al 37% dell’energia ed al 41% delle emissioni di gas serra.
Al consumo di energia, in larga parte non rinnovabile, e il conseguente effetto serra, vanno poi aggiunti altri impatti ambientali tra cui il massiccio consumo di materie prime non rinnovabili e l’uso del territorio, a cui è legato l’ulteriore problema della destinazione finale delle macerie derivanti dalle demolizioni di edifici dismessi.
Alla luce di tali dati è evidente l’importanza strategica del settore nel raggiungimento di obiettivi di sostenibilità a livello ambientale sia a scala globale che locale.
Finora l’orientamento verso una progettazione sostenibile è stato indirizzato e sostenuto dalla diffusione di checklist e protocolli di valutazione a punteggio (LEED, ITACA, BREEAM, ecc.). Tuttavia essi tendono ad un approccio talvolta prescrittivo imponendo limiti e orientando la progettazione verso l’ottimizzazione di singoli elementi del progetto.
La volontà di adottare un approccio sistemico che porti alla verifica complessiva ed integrata delle prestazioni dell’edificio sta spingendo verso l’integrazione della metodologia LCA all’interno di tali strumenti, così come affermato in primis nella norma ISO/TS 21931-1:2006 Sustainability in building construction – Framework for methods for assessment of environmental performance of construction works.