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Edilizia verde: Il futuro della sostenibilità ambientale in Italia

Proprio per questo, l’edilizia è uno dei settori più rilevanti per osteggiare i mutamenti climatici e per produrre una nuova economia e posti di lavoro: un importante tassello nel campo della green economy italiana.

Nel nostro Paese, nel 2017 si è verificato un numero incisivo di investimenti in materia di manutenzione straordinaria: investimenti del calibro di 87,6 miliardi di euro. La maggior parte del valore economico della produzione di costruzioni (124 miliardi di euro su 167,1) è orientata al recupero edilizio, anche per la convenienza economica che ne deriva. Il valore di un’abitazione ristrutturata incrementa di quattro volte in rapporto a un investimento medio di 14.500 euro: approssimativamente, se si riqualificassero tutte le abitazioni di edifici energivori, il costo patrimoniale edilizio residenziale offerto sul mercato verrebbe rivalutato di 20 miliardi di euro. Le abitazioni che vengono ristrutturate hanno mediamente un valore superiore (del 29%) di quelle non ristrutturate.

Tutto ciò è stato favorito anche attraverso incentivi fiscali. Ecobonus,  sismabonus e cessione del credito d’imposta hanno incrementato gli investimenti di natura privata e il fattore-lavoro: all’incirca 28 miliardi di euro annuali e più di 400.000 posti di lavoro. Provvedimenti di questo tipo possono costituire un’azione nodale, se stabilizzate e aggiornate; e soprattutto se estese alla riqualificazione urbana.

Dare adito a queste sfide nell’ambito edilizio porterà al recupero di tradizioni e, al contempo, l’emergere di nuovi fattori decisivi, che si riconnettono a nuove riproduzioni architettoniche, a nuovi materiali, alle innovazioni dei prodotti e alla riqualificazione dell’eredità esistente. Il nuovo obiettivo, a livello mondiale, è quello di dedicarsi e istituire politiche che si interfaccino coerentemente per combattere il cambiamento climatico.

Nella situazione che intercorre nel panorama degli immobili italiani il 70% delle case ha più di 40 anni e l’85% del patrimonio è a rischio sismico. I beni immobiliari assorbono il 36% dei consumi energetici del Paese.

Sul territorio italiano sono presenti 216,1 milioni di finestre, tra cui 208 milioni installate negli edifici residenziali, 3,5 milioni negli uffici e i restanti 4,1 milioni suddivisi rispettivamente tra scuole (2,1 milioni) e alberghi (2 milioni). Lo stock dei serramenti esterni appartenenti agli edifici residenziali rappresenta la parte più cospicua dell’ambito immobiliare italiano. Già 73 milioni di finestre sono presenti in edifici costruiti prima degli anni ’60. Il mercato è fertile e la riqualificazione energica degli edifici condominiali permette di fruire di detrazioni fiscali in base all’entità degli interventi effettuati, oltre a offrire un notevole risparmio, maggior comfort e provvedere allo spreco di energia, salvaguardando l’ambiente. Per non parlare di un incremento del valore immobiliare che ne scaturirebbe. 
edilizia sostenibile
serramenti ecosostenibili in alluminio di riciclo

La sostenibilità si presenta, oggi più che mai, come un tema indispensabile:

Fresia Alluminio ha avviato da diversi anni il proprio percorso sostenibile proponendo al mercato sistemi per serramenti in alluminio ad alte prestazioni, in grado di produrre un notevole risparmio energetico.

Gamma NEO: Serramenti Ecosostenibili

Ben 8 prodotti sono inoltre realizzati con alluminio di riciclo, hanno filiera certificata da ente terzo e sono in possesso di certificazione ambientale di prodotto EPD®. Queste caratteristiche rendono i serramenti della Gamma NEO compliant con i più importanti protocolli di sostenibilità ambientale in edilizia e rispondenti ai requisiti minimi per gli appalti verdi della Pubblica Amministrazione.

13 giugno 2019