Intervista a Cristina Corsaro, Responsabile Ufficio Tecnico e Progettazione di Fresia Alluminio S.p.A.: gli elementi vincenti per un progetto importante
D. Buongiorno Cristina, l’oggetto di questa intervista è dedicato ad un rilevante intervento di riqualificazione a Milano per un’importante azienda straniera nel mondo delle macchine a controllo numerico. Il progetto prevede la costruzione di una facciata con il sistema Sirio 50 a montanti e traversi. Puoi spiegarci perché Fresia Alluminio è stata scelta tra tanti competitor fortemente concorrenziali?
Il mondo del serramento è cambiato in modo repentino, rendendolo sempre più complesso e competitivo. La ‘finestra’ finalmente non viene più vista come una banale chiusura, ma parte integrante di un progetto solitamente molto elaborato.
Le norme sui serramenti sono diventate obbligatorie: da qui l’esigenza, da parte dei progettisti, di un supporto tecnico/normativo sin dalle prime fasi progettuali. Il team del nostro Ufficio Tecnico è in grado di fornire calcoli sulle trasmittanze termoacustiche ed inerzie, agevolando quindi il professionista nella scelta del sistema per serramenti idoneo alle esigenze di progetto.
Competenza e professionalità possono però non bastare. È doveroso un terzo ingrediente che in Fresia Alluminio di certo non manca: la qualità del prodotto sempre più vicino al mondo green.
D. Cristina spiegaci meglio quale sia stato l’investimento di Fresia Alluminio per ottenere l’importante riconoscimento di Azienda d’avanguardia.
Fresia Alluminio, grazie alla sua lungimiranza e coraggio, in tempi non sospetti ha sposato l’idea di fornire ai propri clienti un alluminio con minore impatto ambientale rispetto all’alluminio primario, proponendo un prodotto ottenuto da materiale di riciclo. Era il lontano 2012.
Oggi Fresia Alluminio raccoglie i frutti di quegli antichi investimenti.
D. Quindi l’intervento della facciata a Milano è stata acquisito grazie ad un team di competenze e di impegno aziendale?
R. Direi proprio di sì. L’interesse iniziale era progettuale, ma la carta vincente è stata quella di fornire l’alluminio riciclato, comunemente chiamato secondario.
Oggi parliamo di filosofia green in ogni dove e l’impegno da parte dei progettisti è quello di utilizzare sempre più prodotti ecosostenibili.
Certamente un grande incoraggiamento lo dobbiamo ai Criteri Ambientali Minimi, cogenti dal 2017 per tutti i lavori legati alle Pubbliche Amministrazioni, ma la cultura di tutela nei confronti dell’ambiente è di interesse mondiale, non si può ignorare.
Fresia Alluminio non si è trovata per nulla in difficoltà nell’affrontare questo nuovo mercato e l’acquisizione del cantiere di Milano ne è la prova.
D. Quando utilizziamo la parola riciclo si cade spesso nell’errore di pensare ad un prodotto qualitativamente inferiore. Puoi spiegarci bene la differenza tra alluminio primario e secondario?
L’alluminio può essere riciclato all’infinito mantenendo le stesse caratteristiche dell’alluminio primario.

D. Quali e quanti sono i sistemi di Fresia Alluminio realizzati con alluminio secondario?
D. Quindi per i serramenti è un momento di grande riqualificazione?
Anche questa volta Fresia Alluminio si è resa propositiva, inserendo un ulteriore controllo sulla fase anteriore all’estrusione proponendo l’ECOAL. Le Dichiarazioni Ambientali di Prodotto monitorano dal momento dell’estrusione della barra in alluminio secondario e concludono con lo smaltimento. L’ECOAL fornisce una Dichiarazione relativa al contenuto di materiale riciclato e di emissioni di gas effetto serra sin dalla fornitura delle billette.
D. Come vorresti concludere quest’intervista?