“BONUS FACCIATE” 2020: LE CITTA’ SI RIFARANNO IL LOOK
La nuova agevolazione prevede un credito fiscale del 90% per chi, nell’arco del prossimo anno, avvierà la ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici. Come ha evidenziato su Twitter il Ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, si tratta di “una norma coraggiosa che renderà più belle le città italiane. Con il #bonusfacciate un credito fiscale del 90% per chi rifà nel 2020 la facciata di casa o del condominio, in centro storico o periferia, nelle grandi città o nei piccoli comuni”.
Questa proposta si ispira ad una famosa legge francese degli anni sessanta, la Loi Malraux, Ministro della cultura tra il 1959 e il 1968, che ha contribuito a rinnovare l’immagine di molte città francesi. Secondo il Centro Studi dell’Associazione nazionale costruttori edili (ANCE) questo nuovo incentivo potrebbe tradursi in un giro d’affari di circa 2,8 miliardi di euro l’anno. Questa stima si basa sugli effetti finanziari previsti nel Documento programmatico di bilancio che ipotizza per il “bonus facciate” un costo complessivo per l’erario di circa 112 milioni di euro nel 2021, quando si manifesteranno gli effetti finanziari sul bilancio dello Stato.
Ci sono ancora molti dettagli da definire (massimale di spesa agevolata, i soggetti che possono usufruirne, in quanti anni sarà recuperabile, a quali lavori sarà collegato e a quali tipi di immobili) ma è evidente la volontà di integrare la famiglia dei bonus fiscali in un’ottica generale di riqualificazione energetica ed estetica del nostro patrimonio edilizio con conseguente rilancio dell’intero comparto nonché con un forte impatto dal punto di vista del rispetto per l’ambiente e del decoro urbano.
