Serramenti in alluminio e vernici VOC Free: la combinazione vincente
Nello specifico, in bioedilizia si pone sempre di più l’accento su come migliorare il livello di confort abitativo inteso soprattutto da un punto di vista di benessere psico-fisico. Un’indagine Doxa sulla casa del futuro ha confermato che al primo posto delle richieste c’è proprio la salubrità all’interno dello spazio abitativo.
La costruzione e progettazione di questi spazi non può quindi ignorare questo tipo di esigenza che, anzi, sta diventando prioritaria anche dal punto di vista delle regolamentazioni e delle normative nazionali e internazionali.
A questo proposito, si sente sempre più parlare di inquinamento indoor e dei cosiddetti VOC, composti organici volatili (volatile organic compounds), ovvero composti chimici di varia natura che si definiscono volatili per la loro caratteristica di evaporare facilmente nell’aria.
Sono presenti in molti prodotti di uso quotidiano e nei materiali da costruzione tra cui ovviamente le vernici che, nel caso specifico, riguardano anche i serramenti in alluminio.
La nostra azienda è storicamente legata a VIV (Verniciatura Industriale Veneta) che, fin dai suoi esordi, è sempre stata all’avanguardia nella ricerca e sviluppo delle finiture superficiali dell’alluminio e che, tra i vari fiori all’occhiello, propone al mercato vernici a polvere a bassa emissione di sostanze volatili nell’aria, certificate da ente terzo Eurofins.
Massimiliano Fadin, Marketing Product Manager VIV, ci dichiara che: “I risultati conseguiti dalle verifiche effettuate secondo lo standard ISO 16000 e IAC GOLD, certificano che le finiture VIV (sia con processo a polvere che con il processo di sublimazione/decorazione) sono compliant con gli standard richiesti dai nuovi Criteri Ambientali Minimi (CAM) per le gare d’appalto della pubblica amministrazione (requisito 2.5.1 Emissione negli ambienti confinati (inquinamento indoor)”.
L’abbinamento di queste vernici VOC free e della nostra Gamma Neo, ovvero gli 11 sistemi per serramenti in alluminio ad alta efficienza energetica dotati di Dichiarazione Ambientale di Prodotto EPD®, garantiscono una premialità importante in sede di gare d’appalto (requisito 2.4.1.2 "Materie recuperate o riciclate").
Ma non solo.
Prosegue Fadin: “In Italia, il recepimento della tassonomia europea per i progetti finanziati con fondi PNRR è gestito con la pubblicazione dei criteri DNSH su La Guida Operativa per il rispetto del principio DNSH (“Do No Significant Harm” ovvero “non arrecare danno significativo agli obiettivi ambientali”), oggi alla terza edizione.
In riferimento alle Schede 1 e 2, che esplicitano i criteri DNSH in caso di nuove costruzioni o ristrutturazioni, si individua il tema della conformità al Regolamento REACH e alla bassa emissività (VOC) dato che la guida richiama l'applicazione dei CAM Edilizia. Quindi il tema dei VOC serve per la conformità al criterio 2.5.1 e per la conformità ai criteri DNSH sui progetti PNRR.”
La nostra azienda ancora una volta è dunque in grado, grazie alla continuità dei suoi investimenti e delle sue importanti partnership, di rispondere con efficacia a quanto richiesto in questo momento storico di transizione ecologica verso la casa del futuro le cui finestre però si aprono già oggi.